Vicenza- Villa Caldogno, Villa Godi, Castello Colleoni, Villa Bressan
LE VILLE VENETE – Un tour per tutte le stagioni.
Le Ville di A. Palladio – L’alto vicentino
Quando si pensa a Vicenza e alla sua provincia è impossibile scinderle da Andrea Palladio, uno tra i gli architetti più conosciuti e senz’altro quello più imitato al mondo.
A testimonianza del suo genio artistico restano monumenti e ville, molti dei quali concentrati a Vicenza e provincia. Se si desidera visitarli tutti ci vogliono più giorni e le modalità di visita sono molteplici, a seconda che abbiate a disposizione una giornata intera o mezza giornata. Partendo da Vicenza e dirigendosi verso nord in mezza giornata si può effettuare la visita di due ville scegliendo tra Villa Caldogno, Villa Godi Malinverni, Castello Colleoni Thiene e Villa Bressan.
Tra le architetture illusionistiche che abbelliscono i saloni, ammiriamo le figure di Scipione e Sofonisba accanto a una serie di sconosciuti aristocratici che si mostrano al visitatore mentre giocano a carte, danzano, suonano o fanno uno spuntino. Un’occasione unica per sentirvi raccontare gli usi e i costumi della civiltà di villa del 1500.
Notevole anche il parco di tipo romantico che la circonda con le sue piante secolari ed i suoi 1300 metri di viali, tra i quali sarà piacevole passeggiare al riparo dalla calura della città. Il parco risale al secolo scorso e fu sistemato nel 1852 per opera del Conte Andrea Piovene su disegno dell’architetto Antonio Caregaro Negrin.
Maestoso esempio dell’evoluzione della dimora nobile di campagna dal 1400 al 1500, il Castello di Thiene sorge al centro dell’omonima città ed è circondato da giardino. Il modello di riferimento è quello dei palazzi veneziani gotico-fioriti e rappresenta il più significativo edificio gotico del XV sec. sorto nel vicentino ad uso di dimora civile.
Il primo proprietario fu Francesco Porto, esponente di una delle famiglie più ricche e potenti di Vicenza che qui aveva proprietà e terre dalla metà del XIV secolo. A metà del Quattrocento Francesco diede inizio all’attuale fabbrica e alla costruzione della cappella gentilizia consacrata nel 1476. La proprietà passò quindi nel 1507 al nipote Francesco junior, uomo d’armi nominato nel 1532 dal doge Andrea Gritti generale collaterale della Repubblica. E’ a questi che spettano i lavori maggiori di ingrandimento e di abbellimento del palazzo, terminati intorno al 1525, dopo le devastazioni della guerra della lega di Cambrai. Nel 1541 Francesco Porto trasmise la proprietà al nipote Giovanni che tra il 1560 e il 1570 chiamò Paolo Veronese, Giambattista Zelotti e Gianantonio Fasolo (allievi del Veronese) ad affrescare gli interni della villa. La famiglia Porto mantenne la proprietà del castello fino al 1816, quando venne ereditato dalla famiglia Colleoni, che a sua volta mantenne la proprietà per tre generazioni fino al 1918, quando venne definitivamente ereditato dalla famiglia di Thiene, attuale proprietaria del castello.
Oltre che per i pregevoli affreschi , il Castello è noto per le splendide scuderie del Settecento, opera del Muttoni, composte di una vasta sala comprendente 36 colonne sormontate da putti, mangiatoie in legno scolpite per 32 cavalli e il pavimento di marmo martellato e di mattoni a lisca di pesce.
Dopo la visita di queste ville è possibile poi andare a Bassano del Grappa, ridente cittadina ai piedi dell’Altopiano di Asiago, sempre aperta e accogliente con chiunque voglia fare un po’ di shopping o semplicemente godersi uno spritz cullati dal suadente fluire del fiume Brenta.
VILLE PALLADIANE DEL BASSO VICENTINO